IDROGENO
energia elettrica green del mare
L’idrogeno avrà un ruolo cruciale per raggiungere gli obiettivi europei e globali di decarbonizzazione al 2050, poiché la sua combustione non genera emissioni di anidride carbonica. Potrà essere usato per alimentare le fuel cell, come quelle delle auto o delle navi e può dare una mano anche sul fronte delle rinnovabili e della rete elettrica, il cui fabbisogno non è programmabile ed è soggetto a variazioni orarie e stagionali in quote sempre maggiori. Ecco, in caso di picchi di produzione o congestione della rete, l’elettricità che non si può piazzare anziché andare persa potrebbe essere trasformata in idrogeno tramite elettrolisi sfruttando l’energia pulita da rinnovabili. L’idrogeno ‘green’ permetterà quindi a queste risorse non programmabili di beneficiare della capillare rete di trasporto gas e degli stoccaggi, contribuendo a fronteggiare la sfida dell’intermittenza dell’energia verde. Il metodo è noto come ‘power-to-gas’.
Applicando una percentuale del 10% di idrogeno al totale del gas trasportato annualmente nella rete del metano, 70 miliardi di metri cubi di gas all’anno, se ne potrebbero immettere ogni anno in rete oltre 7 miliardi di metri cubi, che consentirebbe di ridurre le emissioni di anidride carbonica di 5 milioni di tonnellate, corrispondenti al totale delle emissioni di tutte le auto dell’Emilia Romagna.
Recentemente all’università di Stanford in California sono riusciti ad estrarre l’idrogeno direttamente dall’acqua del mare eliminando il costoso processo per ricavare l’acqua distillata prima di convertirla in idrogeno. Questa invenzione spalanca le porte alla futura produzione direttamente in mare dell’idrogeno stesso.
I gas rinnovabili come l’idrogeno green e il biometano “avranno un ruolo centrale nel mix energetico decarbonizzato oltre il 2050 insieme alle fonti rinnovabili tradizionali (eolico e fotovoltaico) e noi abbiamo le competenze e le tecnologie per diventare leader anche in questo settore.